In copertina, Tazio in azione. Fotografia by Enrico Bergamini. (http://www.tazio.it/)
#MyproteinChiede...Tazio Il Biondo Risponde
1) Ciao Tazio, parlaci un po' di te e del tuo percorso di atleta.Ciao. sono Tazio, 33 anni, ufficialmente falegname, ma dietro le quinte atleta/performer.
Inizio il mio percorso da atleta a 17/18 anni, facendo flessioni in casa ed andando a nuotare.
Nuotavo Parecchio, non scendevo sotto le 4 volte a settimana, praticamente mi comportavo da agonista pur essendo totalmente indipendente, negli orari, negli allenamenti.
Tutto ciò va avanti per 5 anni. A 22/23 anni noto che il nuoto pur piacendomi molto non mi soddisfa come il corpo libero (seppur fossero solo flessioni) perchè nel corpo libero avevo un rapporto peso-potenza in proporzione molto più vantaggioso del rapporto peso-altezza che avevo nel nuoto, anche l'arrampicata che avevo iniziato a praticare da qualche tempo me lo confermava.
Iniziava così il declino del nuotatore e l'ascesa dell'arrampicatore/ginnasta, che seppure inizialmente limitato alle palestre limitrofe alla mia abitazione, iniziava a farsi conoscere nell'ambiente; rimasi comunque seppur riconosciuto come "forte", "anonimo" per anni, fino alle prime foto, ai primi video postati su youtube, ed infine a tutto quello che è stato fra Tv ed eventi.
Il Free climbing deriva dall'arrampicata classica e non è come si pensa l'arrampicata senza corda, quello è il free-solo. Il free climbing è l'arrampicata senza avvalersi di attrezzi artificiali per la progressione, i quali in questo caso vengono utilizzati solo per l'assicurazione; la progressione in parete del free climber avviene per solo mezzo di mani e piedi, questi ultimi provvisti o meno di scarpette. Niente altro.
Mi ci sono avvicinato grazie a mio padre che già frequentava l'ambiente montagna...io come dicevo avevo perso interesse per il nuoto e quindi in cerca di nuovi stimoli iniziai a frequentare l'ambiente.
3) Segui un allenamento particolare per praticare questo sport? Se sì puoi descrivercelo brevemente.
Bè si, seguo un allenamento molto particolare...sintetizzandolo, essenzialmente io devo far abituare il più possibile il mio corpo, le mie braccia e dita in particolare, a reggere il totale peso corporeo, variando tipo di appiglio, tipo di attrito che può dare un appiglio e numero di mani o dita presenti sull'appiglio.
Tutto ciò si esegue staccando ovviamente i piedi da terra impegnandosi in sessioni che spaziano dalle tenute isometriche appeso ad un appiglio, alle trazioni, alla dinamica muovendosi da un appiglio all'altro, all'arrampicata stessa.
Poi non manca anche qualche sessione ai pesi, ma per periodi molto brevi all'anno e mirata su certi muscoli.
Il posto migliore per allenarsi è il più vicino che abbia tutti gli strumenti che ti servono...ed io me lo sono costruito in mansarda, dove seguo il 90% dei miei allenamenti. Vivendo due vite in una (falegname+atleta) non posso permettermi di perdere giornalmente tempo per raggiunge il luogo dell'allenamento...dovevo averlo vicino, e me lo son fatto.
5) Segui un'alimentazione particolare per praticare questo sport? Se sì puoi descrivercela brevemente.Quando ho iniziato ad allenarmi, fra gli altri mi sono letto anche un testo universitario che trattava di alimentazione correlata all'attività fisica e un altro di fisiologia applicata allo sport...ne ho dedotto/capito che l'alimentazione migliore per l'attività fisica è in sostanza quella più sana, perchè alimentazione sana vuol dire buona salute e buona salute vuol dire buone performance (e a lungo).
E' vero che estremizzare l'alimentazione può anche estremizzare in certi modi certe prestazioni ma...ho scelto di seguire semplicemente una dieta sana.
Frutta e verdura abbondante, no affettati, no formaggi, no alcool, no fritti, ogni tanto carne e pesce, cereali integrali come se piovessero e pasta, pane certo.
6) Quanto può aiutare questa disciplina estrema nella vita reale?Molto, penso proprio molto perchè, come hai detto, "estremo" è sinonimo di qualcosa che per essere ottenuto ha bisogno di sacrifici, dedizione e concentrazione...tre cosette che saper fare, nella vita non possono che aiutare.
7) Quale consiglio ti senti di dare a chi vuole muovere i primi passi in questa disciplina?Primo, documentarsi. Ad allenarsi bene ed allenarsi male ci vuole lo stesso tempo, solo che la prima darà soddisfazioni e benefici, la seconda dolori e batoste quindi...leggere libri, o consultarsi con gente esperta...ma non "il conoscente improvvisato", chiedete o ingaggiate qualcuno che ne sappia davvero, state lavorando sulla vostra pelle, mica vorrete risparmiare proprio lì eh!
Secondo, non perdere tempo. Bisogna sfruttarlo al massimo, ne avremo di tempo per stare a letto quando saremo anziani...adesso bisogna agire! Non perdete tempo!
No, poco credo in queste cose. Anzi, devi sapere che la prima volta in tv indossai maglia e leggings viola...come forse sai, si dice che nell'ambiente televisivo sia un colore che porta sfortuna...be, quella sera invece conquistai il mio primo Guinness!
9) Da dove nasce la tua passione per i leggings anni ’80? ;)Indosso sempre un paio di fuseaux abbaglianti perche' nei coloratissimi anni 70/80, quando c'e' stato il bum dell'arrampicata, gli arrampicatori piu' importanti, dei quali oggi si scrivono pagine di storia, come anche i più anonimi, li indossavano!
Forse lo facevano per comodità perchè non esistevano braghette tecniche apposite...o forse lo facevano per fare qualcosa di ribelle, come se i colori fossero il grido che non potevano fare perchè tutto il loro fiato era impegnato nella scalata...ed e' cosi' che io la vedo! perciò, il mio style essenzialmente non e' altro che un tributo a loro....ed a questo si affianca il fatto che l'arrampicata si sta sempre più "infighettando" motivo per il quale amo ancor di piu' questo abbigliamento povero, contro corrente...
10) Sei entrato nei Guinnes dei Primati e sei ufficialmente “the Italian Butterfly”, che effetto ti fa e come ha cambiato la tua vita di tutti i giorni?E' bello poter dire "in quella cosa sono il più forte al mondo", super gratificante senza dubbio come si può immaginare.
Anche perchè c'è la gratificazione nella gratificazione, ovvero...agli inizi della carriera, già avevo adocchiato la possibilità di poter stabilire un record, sapevo di averne le capacità...ma invano contattai Guinness e chi altri per loro...nessuno mi dava fiducia e voleva aiutarmi a ufficializzare qualche benedetta performance.
Allora, incazzato, dissi a me stesso "fanculo tutti, faccio i video per i ca**i miei, li pubblico in internet, e sarà il pubblico a scegliere se valgo o no, anche senza Guinness".
E non li avrei davvero mai più cercati, se non fosse che dopo qualche anno mi han chiesto loro quanto volevo per andare in una trasmissione a fare esercizi! Ecco qui, la gratificazione nella gratificazione.
Bè, sono nella Guinness quindi...rimanerci innazitutto coi tre record che ho, poi riuscire ad inserirmi con altri che so di riuscire a fare, primo fra tutti il "maggior numero di sollevamenti alla barra in un minuto" che è proprio quel record che, collegandomi alla domanda precedente, sapevo di riuscire a fare fin dagli inizi ma che ad oggi ancora non sono riuscito a fare.
Da come stanno le cose sembra che a settembre 2017 ci riuscirò finalmente, dovrei essere ospite in una piazza italiana e farlo in occasione di una raccolta fondi...vi terrò aggiornati! ;)
Assolutamente! Grazie Tazio e in bocca al lupo per tutto!Alice Pearson è un nutrizionista registrata presso il UKVRN e consulente accreditata anti-doping nel Regno Unito. Ha conseguito una laurea in Scienze dell'alimentazione e un Master in Scienze dell'alimentazione sportiva. Ha un interesse specialistico nell'uso di integratori sportivi per migliorare la salute, la forma fisica e la prestazione sportiva. Alice ha esperienza di lavoro con atleti dilettanti e d'élite. Fornisce una consulenza nutrizionale al Tranmere Rovers FC e al Newcastle Falcons Rugby Club. La sua guida nutrizionale è sempre supportata da una ricerca basata sull'evidenza, che mantiene aggiornata sviluppo professionale e un apprendimento indipendente. Nel suo tempo libero, Alice ama viaggiare, andare in palestra e leggere libri. Scopri di più sulla storia di Alice qui.