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Allenamento

Stretching Tricipiti | Come Eseguirlo? Esercizi

Myprotein
Scrittore ed esperto8 anni In
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Dallo scrittore Myprotein Alberto Baduini, studente in Fisioterapia.

Tricipite Brachiale

Il tricipite brachiale è un muscolo posto sul retro del braccio e ne occupa circa i due terzi della dimensione di questo. Come si può dedurre dalla sua denominazione è un muscolo composto da tre distinti capi muscolari, precisamente il capo lungo, il capo laterale e il capo mediale.

Il capo lungo origina dalla tuberosità sottoglenoidea della scapola (una zona posta a lato del tronco situata sulla scapola) e si inserisce nell’articolazione del gomito.

Il capo laterale parte da una zona posta presso l’apice dell’omero e anche esso si inserisce nell’articolazione del gomito mentre il capo mediale si inserisce in una zona prossima a quella del capo precedente e si inserisce nella articolazione del gomito.

Tutti  e tre i capi come detto si inseriscono nella articolazione del gomito, precisamente si riuniscono in un solo tendine il quale si inserisce sulle facce superiori e posteriori dell’olecrano  (un prolungamento dell’epifisi dell’ulna) e sulla zona posteriore della capsula che riveste l’articolazione.

stretching tricipite

Funzioni

Il tricipite brachiale è diviso in 3 capi. La funzione comune di questi è quella di estendere il gomito. Osservando l’origine del capo lungo però si nota che decorre lungo l’articolazione della spalla originando dalla scapola. Questo implica che il capo lungo abbia anche la funzione di estendere la spalla, una funzione simile a quella del dorsale.

Questa caratteristica del capo lungo ha una conseguenza importante: per allenare al meglio questa parte del muscolo è importante flettere la spalla portando il braccio sopra la testa.

Questo deriva dal fatto che un muscolo viene maggiormente reclutato se le sue fibre sono poste in una posizione di allungamento.

Se un muscolo è già parzialmente contratto difatti non è funzionalmente efficiente e non è in grado di produrre la massima intensità del lavoro di cui è capace ed il corpo tende sempre a reclutare in misura maggiore muscoli che si trovano in vantaggio per compiere un movimento.

Elevando il braccio sopra la testa si allungano le fibre del capo lungo e ne consegue che queste verranno maggiormente reclutate durante il movimento.

Stretching Tricipiti

È semplice fare lo stretching per un qualsiasi muscolo: si deve fare l’opposto della sua funzione.

Ad esempio se il bicipite ha la funzione di flettere il braccio, supinare l’avambraccio e flettere la spalla per fare il suo stretching basta porre il braccio in estensione ponendo anche la spala in estensione e mantenendo l’avambraccio in pronazione.

Se il tricipite brachiale ha la funzione di estendere il gomito ed estendere la spalla per allungarlo è necessario flettere il braccio e flettere la spalla portando il braccio sopra la testa.

Concretamente per fare lo stretching di un tricipite è meglio aiutarsi con l’altro braccio.

stretching tricipite

Si flette il gomito e si porta il braccio verso l’alto fino a superare la testa. Con l’altro braccio si può accentuare (senza esagerare) la flessione della spalla tirando il gomito ulteriormente oltre la testa. È interessante notare che la posizione di massimo allungamento del tricipite brachiale corrisponde a quella di massima flessione del bicipite brachiale.

Questo perché sono due muscoli antagonisti.

Rilascio Mio-fasciale

Spesso lo stretching non è sufficiente. Questa pratica può dare un momentaneo sollievo dovuto al fatto che le fibre del muscolo vengono allungate e tornando nella posizione iniziale vengono il sangue scorre nel tessuto e facilita la rimozione di sostanze di scarto.

È possibile lavorare in modo da prevenire eventuali infortuni facendo allungamento mio-fasciale. La mio-fascia è una sorta di sistema ,composto dal tessuto connettivo, il quale permette che le strutture del corpo non collassino. È come se facendo stretching della mio-fascia si andasse a lavorare sulla composizione delle fibre muscolari rendendole più elastiche e quindi meno inclini ad infortuni.

Per fare questo trattamento al capo lungo del tricipite (il capo maggiormente soggetto ad infortuni) non c’è bisogno dell’ausilio di nessuno.

È un qualcosa che ognuno può tranquillamente fare da solo a casa propria. Si pone il muscolo in una posizione di stretching, si fa pressione su una zona prossima all’inserzione del muscolo e si contrare e poi si allungano le fibre di questo muscolo. Concretamente porre il tricipite in una posizione di stretching appoggiando aiutandosi con un supporto su cui posizionare il gomito (es da una posizione quadrupede con una sedia).

Trovare le fibre del capo lungo del tricipite, presso la parte laterale e superiore della scapola, e far pressione in quel punto. A questo punto oscillare leggermente in basso col busto in modo da accentuare lo stretching sul muscolo, sempre facendo pressione con l’altra mano, per poi tornare indietro. Ripetere per 8 o 10 volte per braccio.

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