Dallo scrittore Emanuele Di Palo, laureando in Fisioterapia e appassionato di bodybuilding e fitness.
Schede Allenamento Palestra
Tutti gli atleti che si avvicinano al bodybuilding, almeno all’inizio, si affidano a schede di allenamento create, nel migliore dei casi, dall’istruttore della sala pesi della palestra (che spesso, in realtà, fa una scheda che poi copia tale e quale per tutti i clienti che la chiedono!).
Nel peggiore dei casi, e ciò accade più spesso di quanto si possa pensare, i giovani atleti si affidano a schede “preconfezionate” trovate sul web, prese da amici e conoscenti, o peggio ancora emulando le schede di allenamento dei bodybuilder più famosi e blasonati, sperando in tal modo di raggiungere la loro stessa forma.
Servono Davvero?
La verità è che una scheda perfetta per ogni atleta NON ESISTE. Essa andrebbe creata ogni volta in modo meticolosamente ed esclusivamente personalizzato per ogni individuo.
Nessun’altro dovrebbe essere “idoneo” a svolgere gli stessi esercizi allo stesso modo del soggetto per il quale tale scheda di allenamento è stata pensata. Inoltre, ammesso che ciò avvenga, non può esistere un qualsiasi preparatore atletico che sappia a priori quante ripetizioni fare, quante serie, o addirittura che peso utilizzare per gli esercizi. Ciò è semplicemente ridicolo, perchè il corpo umano è sempre diverso, unico, e le motivazioni sono differenti.
Ogni individuo si differenzia per sesso, età, fisionomia, tendenze di crescita diverse legate al metabolismo (ectomorfo, mesomorfo, endomorfo), struttura ossea e muscolare, esperienza, conoscenze, obiettivi. Perciò ogni generalizzazione è assolutamente inappropriata e non ha ragione di esistere.
In breve, le schede servono e anzi sono essenziali per l’allenamento che possa definirsi tale, ma devono essere inevitabilmente PERSONALI e legate ai bisogni specifici di ognuno e non possono assolutamente essere così specifiche da stabilire a monte pesi, serie e ripetizioni che l’atleta che seguirà tale scheda dovrà fare, perchè sono tutte cose che l’atleta stesso dovrà stabilire la prima volta che seguirà la scheda e cambierà (senza stravolgimenti, ovviamente) di volta in volta, plasmandola e adattandola al meglio alla propria fisionomia, alla propria capacità di fare una ripetizione in più, o al contrario di non riuscire a fare l’ultima serie, magari fancedola male e sforzandosi inutilmente.
Le Schede Sono Linee Guida
Sono abbastanza sicuro che il vero segreto di una efficace crescita muscolare, parlando di schede d’allenamento, sia proprio questo: una scheda è semplicemente una linea guida, una lista di esercizi che dovresti fare per un determinato periodo di tempo per stimolare i tuoi muscoli (non cambiandola troppo presto nè troppo tardi) ma lo svolgimento in sè dipende unicamente dalle tue possibilità.
Se sei carico, se dopo l’ennesimo esercizio hai ancora energia e motivazione, fai un’altra serie, fai una ripetizione in più, fai un movimento più ampio e completo.
Se non hai più energie, sei stanco e pensi che il muscolo sia completamente saturo, abbandona i pesi, e togli una serie dalla scheda senza farti troppi problemi, recupera e passa al prossimo esercizio.
E’ di gran lunga più produttivo alzare i pesi per meno tempo ma meglio, sfruttando tutta l’ampiezza di movimento, che fare un’ultima serie in modo del tutto sbagliato e controvoglia. Ciò non sarà soltanto inutile, ma anche potenzialmente controproducente: potresti danneggiare inutilmente i tuoi muscoli, le tue articolazioni, o peggio ancora provocarti un infortunio dovuto a cedimenti improvvisi.
Lo stesso discorso non vale solo per i numeri, ma anche per le modalità contenute nelle schede, come per esempio i gradi di inclinazione della panca, il posizionamento e l’ampiezza della presa alla lat machine, la distanza di seduta al pulley, eccetera.
Sono tutti parametri per i quali puoi accettare consigli ma che non puoi prendere per verità assoluta in partenza, perchè potresti scoprire con l’esperienza che un esecizio ti dà più risultati e stimola meglio le tue fibre muscolari se fatto in maniera leggermente diversa, con un posizionamento diverso della panca e delle mani. Ciò ovviamente non implica una variazione della CORRETTA MODALITA' D’ESECUZIONE!
Imparare a conoscere il proprio corpo, a sentire i muscoli che stanno lavorando di volta in volta, a percepire il lavoro svolto sono tutti fattori che ti insegneranno a decidere autonomanente le innumerevoli variabili legate alle schede di allenamento e ti renderanno immune dall’ignoranza delle schede fatte in modo del tutto superficiale e senza basi tangibili di comprovata efficacia.