Dalla scrittrice Myprotein Michela Perito, istruttrice di nuoto e studentessa in Scienze Motorie.
La Piscina Fa Dimagrire?
Il nuoto e le attività in acqua posso diventare un utile alleato per il nostro programma di dimagrimento?
Tutto l’anno o soltanto in previsione della tanto famigerata e temuta “prova costume”?
Certo. Il nuoto e il fitness in acqua sono attività cardiovascolari che possono favorire il dimagrimento inteso come perdita di massa grassa, tonificazione, azione di drenaggio dei liquidi in eccesso, miglioramento estetico degli inestetismi della cellulite e senso di benessere e leggerezza generale.
Per coloro i quali non hanno un buon rapporto con il nuoto, è consigliabile partecipare alle lezioni di fitness in acqua (acquagym, hydrobike o treadmill in acqua) sicuramente più divertenti e stimolanti.
Per chi invece è già un nuotatore, aggiungere qualche sessione di allenamento in piscina, con programmi mirati e man mano più performanti, ad altre attività sportive aiuta a incrementare il livello di forma e a migliorare le capacità cardiovascolari generali. Vediamo ora come fare. Siete pronti con cuffia & occhialini?
I Benefici delle Attività in Acqua
A causa delle sue proprietà fisiche, l’acqua ha una densità maggiore rispetto all’aria. Possiede anche proprietà coesive ed adesive. In conseguenza di ciò, il movimento in acqua ci appare più difficile e avvertiamo fatica anche solo a camminare. Provate a camminare o correre in una corsia della vostra piscina, o pensate a quando camminate nell’acqua bassa in riva al mare.
Partendo da questo presupposto, ne deriva che ogni attività fisica e sportiva in acqua richiede un determinato dispendio energetico, del tutto particolare rispetto alle altre attività terrestri.
Uno dei primi benefici avvertibili dopo poche sedute in piscina è un diffuso senso di leggerezza e diminuzione del gonfiore agli arti inferiori. Questa è la conseguenza del massaggio dell’acqua e dell’assenza di gravità che agiscono a favore della microcircolazione, favorendo il ritorno venoso. Oltre ad una perdita di liquidi che altrimenti ristagnano causando inestetismi e, nei casi più gravi, la cellulite.
Quando l’impegno sportivo si fa più intenso, il nuoto e il fitness tonificano i muscoli scheletrici, provocando l’aumento della massa magra a discapito di quella grassa. Come nel domino, gli effetti a cascata sono molteplici : maggior massa magra significa aumento del metabolismo, ovvero si continua a “bruciare” anche dopo aver terminato la sessione di allenamento. A livelli di allenamento di nuoto più mirati si innesca il meccanismo della Supercompensazione.
Infine, l’attività in piscina è utile e benefica anche per tutti coloro che devono affrontare un periodo di riabilitazione per fare movimento in tutta sicurezza senza gravare sulle articolazioni.
Nuoto: Tipologie di Lavoro
Dando per scontato che si sia in possesso di una buona tecnica natatoria di base, le lezioni e gli allenamenti di nuoto frequentati con costanza per un periodo abbastanza lungo danno sicuri benefici per il dimagrimento e il miglioramento del sistema cardiovascolare.
Ci sono diverse tipologie di allenamento. Il lavoro aerobico cardiovascolare prevede sessioni di allenamento lunghe e continue con ripetizioni su distanze medio lunghe (dai 50 m ai 200 m) con una intensità del 70%-80% della FcMax. Questo tipo di lavori non hanno recuperi lunghi in quanto l’intensità del lavoro è bassa. Si prevede che il nuotatore debba tenere un ritmo di nuotata costante senza picchi di bpm.
Il lavoro anaerobico di soglia o soprasoglia prevede invece sessioni di allenamento con serie di ripetizioni su distanze brevi (dai 25 m ai 100 m ) nuotate ad alta intensità (max velocità) con recuperi lunghi fra una ripetizione e l’altra. Questo tipo di lavoro raggiunge anche il 90% della FcMax.
Per ogni tipologia di lavoro qui sopra elencata, entra in gioco il relativo sostrato energetico. Durante il lavoro aerobico il sostrato utilizzato è appunto il sistema aerobico, ossia la glicolisi aerobica in cui all’inizio vengono prevalentemente usati gli zuccheri poi, in un secondo momento, si usano anche i grassi. Nel lavoro anaerobico invece viene prevalentemente usato il glicogeno (gli zuccheri).
In conclusione, per favorire la perdita di peso superfluo (massa grassa) l’andatura di allenamento a nuoto preferibile è ad intensità moderata ma per lungo tempo.
Acquafitness
Per il fitness in acqua non sono necessarie conoscenze tecniche specifiche come per il nuoto. Il fitness in acqua può essere praticato con piccoli e grandi attrezzi (oltre che a corpo libero) il cui utilizzo è di apprendimento immediato. Quindi .. spazio al divertimento!!
L’acquagym usa movimenti a corpo libero sfruttando l’attrito e la densità maggiore dell’acqua per farci faticare. L’allenamento si svolge in sequenze di movimenti che mirano alla tonificazione di tutti i distretti muscolari, sia inferiori che superiori. L’utilizzo di piccoli attrezzi quali cavigliere, maxi tubi, “gloves” e tutto quello che la fantasia ci consiglia, aumentano la varietà del lavoro e la sua efficacia.
L’hydrobike e il treadmill sono invece i grandi attrezzi. L’Hydrobike (di cui esistono vari modelli e interpretazioni) simula il lavoro dello spinning© in acqua. La regolazione della difficoltà dell’attrezzo si basa su “bicchierini” in plastica i quali, posti su leve fissate al movimento centrale, possono essere abbassati o alzati dall’utente: maggiore sarà l’altezza sulla leva, maggiore quantità di acqua pescherà il bicchierino aumentando la resistenza della pedalata.
Il Treadmill invece altro non è che il tapis roulant portato in acqua (ovviamente è tutto meccanico, non ci sono parti elettriche!). Il tappeto si muove soltanto grazie alla nostra camminata, e la superficie rugosa massaggia le piante dei piedi con un gradevole effetto “scrub”.
Sia con i piccoli che con i grandi attrezzi, il fitness è finalizzato ad un lavoro total body, di tonificazione e linfodrenaggio. Si applicano protocolli di lavoro più affini al mondo del fitness terrestre, quali PHA, TBW, Tabata ecc. Costanza nelle sessioni di allenamento apportano sicuramente gli effetti voluti: diminuzione della massa grassa, diminuzione della circonferenza di vita, fianchi e cosce, diminuzione degli inestetismi della cellulite e senso di benessere diffuso.
Conclusione
L’attività in piscina può diventare un prezioso alleato nel nostro percorso verso uno stile di vita sano e improntato al movimento. Rivolgetevi alle vostre piscine locali, vedrete quante attività hanno in serbo per voi, soprattutto ora che si avvicina l’estate! Andate a provarle, non vi deluderanno! Il vostro obiettivo principale deve essere quello di fare movimento divertendosi e stando bene con se stessi e gli altri.
E coinvolgere – perché no? – tutta la famiglia! Quale miglior momento di condivisione può rappresentare frequentare la piscina con i corsi, le attività fitness…e magari lanciare nuove sfide fra mamma papà e ragazzi/e!
L’attività fisica in acqua fa bene a tutti, in quanto ci permette di fare qualcosa per noi stessi. E da lì passare anche agli altri aspetti della salute del nostro corpo, come l’alimentazione. Sfiancarsi in piscina, magari tutti i giorni, e poi “premiarsi” con abbondanti razioni di pasta o gelati o biscotti o patatine fritte è assolutamente inutile. Adottare uno stile di vita sano parte sì dal movimento ma passa per la cucina.
L’arrivo del caldo e dell’estate ci invoglia a far movimento, anche in acqua. Allora vi aspetto in piscina?