Dallo scrittore Myprotein Leonardo Cesanelli, laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, laureando in Nutrition and Functional Food.
Glucomannano
Il Glucomannano è un polisaccaride (fibra vegetale) ad alto peso molecolare ottenuto dai tuberi di Amorphophallus konjac (una pianta appartenente alla famiglia delle Aracee), sotto il profilo chimico risulta essere costituito da molecole di D-glucosio e D-mannosio uniti da legami ?-1,4, e presenti rispettivamente in rapporto molecolare di 1:1.6.
Strutturalmente risulta essere molto simile alla cellulosa; o alla lignina e altre sostanze pectiche ma al contrario della cellulosa, che è insolubile ed assorbe acqua da 5 a 10 volte il suo peso, il Glucomannano è solubile ed assorbe acqua fino a 200 volte il suo peso.
Sciolto in acqua, il Glucomannano, assorbendo acqua e rigonfiandosi, è in grado di formare nel giro di circa 30 minuti una soluzione molto viscosa, gelatinosa, la cui viscosità aumenta lentamente fino ad un valore massimo dopo circa 4-5 ore (European Bulletin of Drug Research, 2001 vol.9 (1):207-211). Viene classificato come “fibra dietetica solubile”.
Come viene ottenuto e applicato?
Come detto, viene estratto dalla radice di Amorphophallus konjac, una pianta di origine orientale, molto diffusa nella tradizione fitoterapica giapponese.
Soltanto i “tuberi del terzo anno” saranno adatti all´estrazione del glucomannano, infatti, il tubero fresco di konjac risulta contenere una media del 13% di sostanza secca, della quale 2/3 è glucomannano e 1/3 è amido, più il tubero sarà maturo più la percentuale di glucomannano salirà.
Oltre al glucomannano il tubero di Konjac contiene lignina, cellulosa e altre fibre, che verranno perse durante l'estrazione e la purificazione. Il glucomannano purificato è una polvere biancastra che si assume preparata in capsule, compresse o in bustina da sciogliere nell´acqua al momento dell´uso.
Proprietà del Glucomannano
Dopo l'assunzione orale, solo una piccola quantità di glucomannano viene digerita dal piccolo intestino. Il Glucomannano, ha difatti la proprietà di resistere all’azione degli enzimi digestivi, la sua degradazione avviene pertanto, nel grosso intestino, ma grazie all’azione dei batteri del colon.
L’azione di questi batteri porta alla formazione di diversi metaboliti come acido formico, acido acetico, acido butirrico, acido propionico, ?-1,4-D-mannobioso, cellobiosio, glucosio e mannosio, che, per la maggior parte viene escreta nelle feci, unitamente a glucomannano immodificato e dunque non assorbito, per tale motivo considerabile fibra alimentare. Mentre il butirrato risulta essere l’unico metabolita utilizzato a scopo energetico dalle cellule del colon.
Viste le sue caratteristiche chimiche e di conseguenza proprietà e meccanismi di azione, il glucomannano viene sfruttato per le sue diverse attività biologiche attraverso una serie di applicazioni “cliniche”.
Partiamo col dire, in generale, che principalmente preparati di glucomannano trovano impiego nel trattamento della stipsi e nel controllo del peso.
Per svolgere la sua funzione è però indispensabile che l’assunzione dello stesso sia accoppiata all’ingestione di significative quantità di liquidi: nella stipsi la sua azione sarà quella di aumentare la viscosità del bolo alimentare riducendone la permanenza nel tratto intestinale e riducendo l´assorbimento delle sostanze nutritive; nel controllo del peso, la formazione del gel nello stomaco contribuirà al senso di pienezza e sazietà e modula l´assorbimento degli alimenti introdotti, interferendo con l’assorbimento ed il metabolismo di carboidrati e grassi (azione ipoglicemizzante e ipolipidemizzante).
Controindicazioni
Prima di passare però ad analizzare qualche studio in letteratura un po’ più nello specifico vediamo quali possono essere le controindicazioni legate all’assunzione di questo composto e i dosaggi. In primis soggetti che assumono altri farmaci dovranno considerare la possibilità che questo possa influire sull’assorbimento degli stessi, è consigliato per tanto evitare l’assunzione concomitante di farmaci e glucomannano nel periodo compreso tra i 30 minuti prima e le 2 ore dopo.
E’ controindicato in individuo che soffrono di ostruzione intestinale, difficoltà nel deglutire e restringimento esofageo e potrebbe essere associato a gonfiore addominale.
Glucomannano e Perdita di Peso
Cerchiamo ora di addentrarci in qualche dettaglio più specifico sugli effetti comprovati del glucomannano servendoci di alcune pubblicazioni reperibili in letteratura.
La maggior parte degli studi in letteratura ha dimostrato come il glucomannano, specialmente quando associato a diete ipocaloriche, sia in grado di ridurre l’assorbimento intestinale di glucidi e lipidi, dunque applicabile nel trattamento o nella prevenzione di sovrappeso e obesità, inoltra tali effetti sembrano influenzare anche i livelli glicemici, stabilizzandoli ed riducendo eventuali picchi.
Una rewiew del 2005 ha raccolto diversi studi relativi all’associazione tra glucomannano e obesità, rivelando come la maggior parte di questi dimostrasse che in media assunzioni di 2-4g/day dello stesso potessero essere ben tollerabili (senza produrre effetti collaterali) e allo stesso tempo inducessero perdite di peso significanti sia in soggetti obesi che in sovrappeso, limitando assorbimento intestinale di lipidi e glucidi e abbassando trigliceridi e livelli di lipoproteine ematiche.
Ad esempio uno studio clinico ha confrontato il Glucomannano e il placebo in bambini con moderato sovrappeso, evidenziando una buona riduzione del peso corporeo. Nei bambini trattati con Glucomannano, ma non in quelli trattati con placebo, è stato osservato un ridotto assorbimento di lipidi e una riduzione della lipidemia senza presentare effetti collaterali.
Per le sue caratteristiche e proprietà chimiche, il Glucomannano viene utilizzato anche per correggere condizioni di stipsi cronica come accennato in precedenza. Ad esempio somministrazione di 3 g/die, accoppiato a consistenti quantitativi di acqua, sembra ridurre significativamente il tempo di transito intestinale.
È inoltre noto in letteratura un suo effetto prebiotico legato alla promozione della crescita di Lattobacilli e Bifidobatteri, considerati “Batteri buoni”, inibendo la crescita di Clostridi.
Infine, un ultimo studio ha valutato gli effetti dell’associazione di esercizio fisico (total-body program) in un periodo di 8 settimane di dieta con supplemento di glucomannano (300mg), valutando effetti su perdita di peso, composizione corporea, parametri ematici e performance fisiche in uomini e donne in sovrappeso (BMI>25) (12 uomini e 10 donne) paragonati a soggetti controllo (10 uomini e 10 donne) che non praticavano esercizio fisico.
Conclusione
In sintesi, il glucomannano come la maggior parte degli integratori a base di fibre alimentari sembrano esplicare diversi effetti positivi sulla salute dell’individuo, con il presupposto che una dieta sana ed equilibrata è imprescindibile, tali integratori possono senz’altro in casi particolari fornire degli ottimi aiuti per raggiungere il fabbisogno giornaliero di fibra o per sfruttare uno dei tanti effetti benefici dimostrati in letteratura.
1) Cappelli, Vannucchi. Chimica degli Alimenti, 3° edizione. Zanichelli.
2) European Bulletin of Drug Research, 2001 vol.9 (1):207-211.
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4) 30 The Review of Natural Products. 5th Edition. Wolters Kluwer Health; 2008: 569-571.
5) Doi K. Effect of konjac fibre (glucomannan) on glucose and lipids. Eur J Clin Nutr. 1995; 49 Suppl 3:S190-7.
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