Il cross training è un tipo di esercizio sul quale le persone hanno opinioni abbastanza ferree. O si è grandi appassionati o fermamente scettici, per cui pensiamo sia giunto il momento di svelare esattamente cos’è che rende il cross training una disciplina tanto diversa da un normale allenamento con i pesi (weight training), e soprattutto se sia effettivamente migliore.
Così, con un po’ di ricerche e aiuto da parte di Daniel Campbell (@danccampbell), Head Coach presso una palestra di cross training a Manchester, abbiamo cercato di venirne a capo.
«Quali sono le Differenze Principali?»
1. Gli esercizi
Nonostante le parecchie similitudini, molti degli esercizi comunemente svolti in una classe di cross training quasi certamente non avrebbero luogo nella vostra palestra abituale. «Di norma, l’allenamento con i pesi si incentra sul bodybuilding» spiega Daniel, «mentre il cross training combina il primo con la ginnastica e il cardio. Gli effetti, dunque, non si limitano all’ipertrofia, ma questa si unisce al condizionamento cardiovascolare e al lavoro di abilità.».
2. L’intensità
Probabilmente è ciò che fa la differenza. Già solo menzionare il cross training rischia di provocare reazioni piuttosto forti, che vanno dall’ammirazione allo shock puro. «Perché mai si dovrebbe voler praticare un simile sport?! » è la replica più diffusa.
Gli allenamenti di cross training non sono sicuramente per i più deboli e richiedono un’enorme sforzo fisico, senza contare la forza di volontà necessaria a portarli a termine (ma anche solo a iniziare!). Ciò non è necessariamente motivato da esercizi particolarmente complicati, come chiarisce Daniel, ma si tratta più che altro dei tempi imposti. «L’intensità deriva, spesso, dal dover affrontare una mole enorme di movimenti base (push, pull, squat, hinge) in tempi molto ristretti. Prendete, per esempio, l’allenamento "Murph": l’obiettivo qui è di eseguire, nell’arco di 30?40 minuti, 100 trazioni alla sbarra, 200 flessioni, 300 squat e correre per circa 3 chilometri, il tutto indossando un gilet da dieci chili! È decisamente più di quanto alcune persone farebbero in una settimana!». … E come biasimarle!
3. La Comunità
Inutile negare che chi pratica il cross training sembri entrare a far parte di una comunità affiatata, in cui nascono amicizie profonde e genuine. Di certo lo stesso non si può dire delle palestre normali, luoghi nei quali le persone tendono a pensare esclusivamente ai propri programmi di allenamento, cercando addirittura di evitare il contatto visivo a meno che non sia strettamente indispensabile, ad esempio per chiedere quanti set manchino a terminare un esercizio su un dato attrezzo... Il preponderante aspetto sociale di questo sport non solo contribuisce a unire le persone, ma rappresenta anche la forza motrice per il continuo automiglioramento, come afferma Daniel: «Nelle palestre di cross training ci si allena tutti insieme; questo alimenta la competitività e, spesso, fa sì che le persone si spingano leggermente oltre i propri limiti, sforzandosi di eseguire una ripetizione aggiuntiva o sollevare un chilo in più. Pur essendo competitivo, l'ambiente è dei più amichevoli: saranno tutti pronti ad acclamarvi qualora doveste raggiungere un nuovo record!» Trovare la motivazione che vi sproni ad allenarvi sarà sicuramente molto più semplice se ciò comporta incontrarsi con i propri amici. Ci sarebbe molto altro da dire sulle differenze scaturite da un atteggiamento come «l’unione fa la forza!» sul progresso nello sport.
«C’è più rischio di farsi male nel cross training?»
Dopo il punto #2 pare essere la domanda più frequente. Richiedere simili sforzi all’organismo ci sembra davvero estenuante, e ci lascia dubitare che sia effettivamente sicuro praticare uno sport come il cross training. «Sono in molti a pensare che il cross training sia pericoloso: si tratta di una vera esagerazione!» ribatte Daniel. «Ogni tanto si verifica qualche infortunio, è vero, ma vi garantisco che se prendiamo il numero relativo di persone che praticano il cross training rispetto a quelle che giocano a calcetto, ce ne sono molte di più che si fanno male in quest’ultimo gruppo. Nella mia esperienza personale, le persone più in pericolo sono quelle che non sanno tenere a bada il proprio ego. Con un buon allenatore e un programma sensato, mi sento di dire che si minimizzano i rischi legati ai movimenti più dinamici». Per sollevare Daniel da ogni accusa di essere di parte, dal momento che trascorre la maggior parte del suo tempo ad allenarsi e allenare, abbiamo pensato di fornirvi anche i risultati di qualche ricerca imparziale. Recentemente dal Journal of Sport Rehabilitation è emerso che i rischi legati al cross training sono paragonabili a quelli di sport quali la pesistica olimpica, la corsa, l’atletica leggera, il rugby, il football americano, l’hockey su ghiaccio, il calcio e la ginnastica.1
«Quale è Meglio?»
Come con tutti gli sport, dipende molto dalle preferenze e ambizioni personali. Allenarsi con altri atleti che praticano il cross training, sfidandosi e facendosi forza a vicenda, potrebbe essere proprio la motivazione che vi manca per completare quella sessione nel mezzo della settimana. O al contrario, il solo pensiero potrebbe rispedirvi dritti al riparo della vostra palestra abituale, dove potrete terminare un leg?day in rilassata solitudine. Nonostante abbia fatto del cross training il suo mestiere, Daniel mantiene un approccio piuttosto equilibrato in merito. «Non direi che ci sia un’opzione migliore tra un allenamento con i pesi e il cross training. A molti di quelli che praticano il cross training, infatti, farebbe bene qualche sessione del primo per ridurre gli squilibri e rafforzarsi in vista del prossimo allenamento. Allo stesso modo, tante persone che praticano unicamente il sollevamento pesi potrebbero migliorare il proprio condizionamento con qualche classe di cross training alla settimana. Probabilmente scoprirebbero come un po' di attività fisica in più migliori la qualità dei set eseguiti nel loro normale allenamento di resistenza».
Da non Dimenticare:
Qui ci teniamo neutrali. Se da una parte non è esattamente per tutti, c’è da dire che il cross training rappresenta un tipo di allenamento maggiormente diversificato e completo, che incorpora il cardio e il lavoro di abilità, oltre a sviluppare i muscoli e la forza. Saremo tutti d’accordo con l’affermare che viene praticano da individui veramente tosti, con una determinazione e una dedizione incredibili per il loro sport.
1. Klimek, C., Ashbeck, C., Brook, A. J., & Durall, C. (2018). Are injuries more common with CrossFit training than other forms of exercise?. Journal of Sport Rehabilitation, 27(3), 295-299.
Lauren, originaria del Sud, è laureata in letteratura inglese. Ha sempre amato nuotare e negli ultimi anni ha scoperto il potere dell’allenamento con i pesi. Durante la settimana si dedica appassionatamente allo yoga.
Nei fine settimana adora cucinare e mangiare il brunch. Si diverte a sperimentare nuove ricette con i suoi conquilini – soprattutto per combattere le vecchie abitudini tipiche dello studente come per esempio, il sopravvivere mangiando solamente piatti di pasta. Inoltre, Lauren è assolutamente convinta nel mantenere un perfetto equilibrio tra palestra e gin.
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