Dalla scrittrice Myprotein Chiara Fichera, laureanda in Medicina e Chirurgia.
Contrattura Muscolare
La contrattura muscolare è un infortunio ad alta prevalenza nel mondo degli sportivi ma non solo; si stima che circa il 30% della popolazione l'abbia sperimentata almeno una volta.
Ma cos'è la contrattura muscolare?
Per contrattura muscolare si intende una lesione caratterizzata dalla contrazione involontaria, persistente e dolorosa di uno o più muscoli scheletrici e la rigidità è facilmente apprezzabile al tatto: questa contrazione non è altro che un fisiologico atto difensivo che viene posto in essere qualora il muscolo venga sollecitato oltre il suo normale limite di sopportazione; essa può interessare il muscolo totalmente o parzialmente e, in alcuni casi, estendersi anche ai muscoli vicini.
Prima di tutto bisogna ricordare che tutti i traumi fisici andrebbero sottoposti a valutazione medica specialista, per evitare un possibile peggioramento e che un attività fisica inadeguata possa rappresentare un ostacolo al fisiologico processo di guarigione.
La contrattura muscolare, comunque, è senza dubbio la meno grave tra le lesioni muscolari acute, dal momento che non provoca alcun danno alle fibre muscolari, al contrario dello stiramento, della distrazione, dello strappo o della rottura delle fibre muscolari; può colpire chiunque, anche se inevitabilmente interessa soprattutto gli sportivi impegnati in discipline che richiedono uno sforzo esplosivo (bodybuilding, calcio, corsa...).
Muscoli Più Colpiti
I muscoli statisticamente più colpiti sono:
- muscoli gemelli
- soleo
- bicipite femorale
- sartorio
- adduttori
- trapezio
- muscoli lombari, dorsali e spalle (che possono verificarsi anche durante l'esecuzione di attività quotidiane, quali falciare il prato o spalare la neve)
- piedi, mani (crampo dello scrittore), braccia, faccia
- glutei (e in questo caso può esser facilmente confusa con la sindrome del piriforme).
I pettorali, invece, sono coinvolti molto raramente.
Cause
Molte sono le cause predisponenti a questo tipo di infortunio e, nonostante non siano ancora state comprese del tutto, possiamo sicuramente classificarle in cause “sportive “ e non. Tra le prime, un ruolo primario rivestono la mancanza di riscaldamento generale e specifico, debolezza muscolare, mancanza di coordinazione, preparazione fisica inadeguata, movimenti bruschi, eccessiva tensione emotiva, che causa un'attivazione esagerata, esecuzione di attività nuove per il soggetto e patologie articolari.
Le cause “non sportive” includono invece la vita sedentaria, obesità, squilibri posturali, gravidanza. Anche i muscoli lisci possono essere sede di contrattura, ciò è quello che si verifica ad esempio nelle coliche addominali, nelle quali l'interessamento è a carico della muscolatura liscia intestinale.
Sintomi ed effetti
Il sintomo principale è sicuramente il dolore, solitamente modesto, non interferisce con il proseguimento dell'attività fisica, seguito da mancanza di elasticità del muscolo colpito, rigidità (detta ipertonia), gonfiore e difficoltà nei movimenti. I sintomi tendono a manifestarsi dopo 8-24 h, e si accompagnano a gonfiore e difficoltà nei movimenti.
In base al muscolo colpito ci sono certi movimenti limitati e altri liberi, per esempio:
- La contrattura al trapezio (tra il dorso e la spalla) causa dolore cervicale e limita la rotazione del collo dallo stesso lato e l’inclinazione laterale verso il lato opposto.
- La contrattura al bicipite femorale dà dolore alla coscia, riduce il movimento in avanti del busto (come quando si mettono le calze nei piedi).
- La contrattura al polpaccio limita il sollevamento della punta dei piedi (si effettua per salire le scale).
- La contrattura al quadricipite limita il piegamento del ginocchio.
La sintomatologia è molto simile a quella del crampo muscolare, dal quale però è differenziabile dal momento che questo è legato per lo più a cause energetiche/metaboliche, presenta un recupero più rapido e una dolorabilità molto più intensa rispetto alla contrattura che obbliga l'interruzione dell'attività fisica.
Come Comportarsi
Per accelerare il recupero, che avviene di solito spontaneamente, può essere utile lo stretching da associare ad un massaggio decontratturante, sempre operato da mani esperte, e l'applicazione del kinesio-taping.
La sospensione degli allenamenti per 3-7 giorni è un'opzione da prendere seriamente in considerazione, e il ricorso ai farmaci, come FANS e miorilassanti, benchè utile, va invece riservato solo ai casi più gravi e sotto il controllo del medico.
Altre piccole accortezze comprendono impacchi caldi (solo nel caso in cui si sia esclusa con certezza la presenza di un danno alle fibre muscolari, rischiando, altrimenti, di aggravare la sintomatologia....ecco perchè l'automedicazione è sempre da sconsigliare!), fanghi e ionoforesi.
Sul fronte dei rimedi naturali, vanno elencati l'uso della curcuma e dello zenzero, noti antinfiammatori, impacchi di Arnica, Artiglio del diavolo e Aloe, quest'ultima ad effetto rinfrescante.
Se la sintomatologia persiste per più di 10 giorni, osservando il dovuto riposo, è consigliabile il ricorso allo specialista che si assicurerà che non siano in atto altri processi patologici; questo consiglio vale anche in caso di contratture frequenti e ripetute, rendendosi necessario l'accertamento della presenza di un'eventuale sindrome miofasciale.
Ovviamente, la miglior cura resta sempre la prevenzione!
Basta, quindi, seguire piccoli accorgimenti quali:
- eseguire un riscaldamento adeguato
- assicurarsi di essere in buone condizioni fisiche prima di sostenere lo sforzo
- coprirsi adeguatamente nei mesi invernali
- concedersi il giusto recupero
- correggere squilibri posturali e articolari
Come visto sopra, i muscoli più colpiti sono quelli degli arti inferiori, per cui sarebbe raccomandabile, a scopo preventivo, l'utilizzo di scarpe idonee all'attività fisica svolta, nonché l'uso di solette antishock, in modo da ridurre il rischio non solo di contrattura muscolare, ma anche di tutta la serie di disturbi muscolo-scheletrici da sovraccarico.
Ovviamente, tutto questo non vi assicura l'immunità dagli infortuni, ma vi permetterà di godere con spensieratezza dell'attività fisica, sicuri di aver ridotto al minimo la possibilità che questi piccoli fastidi possano colpirvi, obbligandovi ad uno stop, che sappiamo ben essere motivo di dispiacere per tutti i piccoli e grandi sportivi.
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