In una sola parola: sì.
Se la parola "contapassi" vi assilla tutti i giorni, tranquilli perché non siete gli unici. I piedi che fremono per mettersi in moto, l'emozione di perseguire un nuovo obiettivo, oppure il terrore al pensiero di dover inserire altri 5000 passi nelle vostre giornate frenetiche… E voi che tipi siete?
Alcuni possiedono un fitness tracker, molti sono consapevoli dei passi effettuati e magari hanno anche degli obiettivi giornalieri. Dover stare rinchiusi dentro casa, però, rende difficile, se non impossibile, accumularne un numero sufficiente.
Questa settimana cercheremo di scoprire se contare i passi con il contapassi sia realmente importante o se sia solo una tendenza che si è affermata. Perché focalizziamo l’attenzione sul contapassi? Contare i passi è un metodo per monitore il proprio livello di fitness, in quanto raggiungerne quotidianamente un determinato numero implica che ci si muove spesso. È un buon punto di partenza per fare esercizio fisico e vedere quanto si è attivi durante la giornata.
Lasciando per un attimo da parte le nostre considerazioni iniziali sui benefici del semplice tenersi in movimento, questa pratica ha anche vantaggi di tipo economico e materialistico. Ne sono un esempio le eventuali ricompense da parte di alcuni fornitori di assicurazione sanitaria, nonché le medaglie vinte in competizioni sportive o gare virtuali.
Perché 10.000 passi?
Si ritiene generalmente che 10.000 passi siano l’obiettivo giornaliero a cui tendere. Avete bisogno di un obiettivo di partenza? 10.000 passi. Quanti passi cerca di percorrere il vicino ogni giorno con il suo cane? 10.000 passi. Quanto dovremmo camminare stamattina? Finché non raggiungiamo 10.000 passi.
10.000 passi è la cifra che molti di noi s’impongono come obiettivo, ma da dove esce fuori?
Le sue origini risalgono al 1965, quando un’azienda giapponese creò un dispositivo: il primo contapassi indossabile. Questo dispositivo si chiamava Manpo‐Kei, che tradotto letteralmente significa “10.000 passi metro”.
Il nome risultò davvero efficace come strumento di marketing, tanto da affermarsi anche nei pedometri e fitness tracker venuti dopo. Da qui l’obiettivo standard dei 10.000 passi. In sostanza, non c’è molta evidenza scientifica a sostegno di questa regola.
Quali sono i benefici del contare i passi?
È stato dimostrato che un adeguato numero di passi riduce il rischio di mortalità, ma cosa s’intende per “adeguato”? Gli studi mostrano che il tasso di mortalità si appiattisce una volta raggiunti i circa 7500 passi al giorno, quindi farne di più non ha alcun impatto ulteriore.1
Se volete porvi un obiettivo con il contapassi, fissatelo a un minimo di 5000 passi. Una quantità inferiore non fornisce benefici cardiovascolari sostanziali.2
Ciò significa che i vantaggi per la salute cessano una volta arrivati a quota 7500, o camminare e aumentare il numero di passi apporta altri benefici?
La ricerca si sofferma sulla riduzione della mortalità, tuttavia più passi implicano più movimento, e quindi più lavoro per il sistema cardiovascolare.
Sappiamo bene che svolgere un’attività fisica regolare aiuta a ridurre la pressione sanguigna, abbassa i livelli di colesterolo nel sangue e fa diminuire il peso corporeo: percorrere più passi al giorno significa contribuire a ottenere questi benefici fisici.3
Contare i passi è il metodo più efficace per migliorare la propria salute?
In media, il ritmo della corsa è maggiore di quello della camminata, quindi con la prima si raggiunge più velocemente un certo numero di passi. Se avete poco tempo a disposizione, quindi, vi conviene optare per una corsetta invece di una passeggiata.
Lo dimostra il fatto che il Servizio sanitario del Regno Unito consiglia di dimezzare il tempo di esercizio se si svolge un'attività fisica intensa piuttosto che una moderata.4
È risaputo che, a parità di tempo, la corsa apporta più benefici di tipo cardiovascolare rispetto alla camminata, poiché il cuore e l’organismo sono sottoposti a maggiore sforzo.
A differenza di corsa e camminata, il ciclismo coinvolge muscoli differenti, elimina le peculiarità dell’esercizio a carico naturale e ne modifica l'intensità. Certo, correre e andare in bici sono entrambi sport ad alta intensità, ma sono molto diversi tra loro e si adattano a persone differenti per varie ragioni.
Se ci tenete a contare i vostri passi per tenervi attivi e in movimento, ma temete un infortunio (in fondo accade anche ai migliori, e spesso nei momenti più inopportuni!), perché non provate con le faccende domestiche?
Un’ora di leggero giardinaggio vale quanto una passeggiata di un’ora a una media di 3 km/h ed elimina l’impatto del proprio peso, che si ha per natura quando si cammina.
Come massimizzare i passi in modo piacevole
Raggiungere ogni giorno l’obiettivo prefissato può diventare piuttosto monotono. Se volete aumentare il numero di passi, o anche più semplicemente rendere il tutto più piacevole, perché non provate a mettere in pratica alcuni dei nostri consigli?
Portate a spasso il cane e approfittatene per giocare un po’ lungo il tragitto. Portate un frisbee al parco e giocateci con i membri del vostro nucleo domestico. Parcheggiate la macchina un po’ più lontano dallo spazio verde dove siete soliti andare a camminare o darvi appuntamento con gli amici – con il dovuto distanziamento sociale, ovviamente. Telefonate un amico o parente mentre passeggiate. Ascoltate un nuovo podcast o create una nuova playlist su Spotify che vi sia d’ispirazione. Pianificate più camminate brevi nell’arco della giornata. Chi lo dice che dovete raggiungere l’obiettivo in un colpo solo?
Conclusione
Fissare un certo numero di passi da percorrere non è indispensabile se svolgete 5 volte alla settimana i 30 minuti consigliati di esercizio fisico quotidiano, ma è pur sempre un incentivo a restare sufficientemente attivi.
Inoltre, tenere il conto dei passi effettuati è un ottimo metodo per assicurarvi di fare movimento, quindi di ridurre il tempo dedicato a occupazioni sedentarie, e migliorare così il vostro benessere generale.
Come obiettivo minimo, puntate a 5000 passi al giorno. Ogni passo in più contribuisce alla salute del sistema cardiovascolare e alla salute mentale, senza contare che vi starete godendo il contatto con l'aria fresca e la natura.
Evangeline ha lavorato come istruttrice di vela nella RYA e fin da giovane ha preso parte in sport competitivi. Grazie alla sua esperienza nella squadra olimpionica inglese ed avendo anche avuto il ruolo di coach e capitano nella sua prima squadra universitaria, Evangeline ha capito l’importanza di una corretta alimentazione per la pratica di sport estremi e di resistenza.
Nel suo tempo libero, Evangeline ama correre – specialmente le maratone.
Nei fine settimana, la troverai impegnata a praticare sport acquatici o a fare un’ escursione. Trascorre le sue serate preferite dedicandosi o ad una sessione HIIT o facendo squats in palestra e dopo, cenando con piatti piccanti e una tonnellata di verdure.
Scopri di più sull’esperienza di Evie qui.