Dallo scrittore Myprotein Alberto Baduini, studente in Fisioterapia.
Termogenina e Termogenesi: come avviene?
La termogenesi è definita come la produzione di calore atta dagli organismi viventi. Questo calore viene prodotto tramite diverse reazioni metaboliche.
Queste reazioni metaboliche sono automaticamente attivate dal nostro organismo a diversi fini fisiologici. Ad esempio il tessuto adiposo bruno è un particolare tipo di tessuto adiposo, localizzato in punti particolari del corpo, il quale è in grado di produrre calore disperdendo energia.
Essendo il calore una forma di energia questo significa che i distretti del nostro corpo utilizzano energia chimica (quella ricavata dalla nostra alimentazione) per produrre energia termica.
A volte la produzione di calore è una sorta di “effetto collaterale” ad esempio durante la fosforilazione ossidativa (il metabolismo terminale del glucosio) parte dell’energia viene immagazzinata sotto forma di energia chimica, ovvero ATP, mentre parte di questa energia viene dispersa sotto forma di calore.
È evidente che se si parla di energia termica o energia chimica sempre energia è. Maggiore è il dispendio energetico e più il bilancio energetico è negativo e quindi maggiore la possibilità di perdere tessuto adiposo.
Termogenesi post prandiale
La termogenesi post prandiale consiste nella produzione di calore causata dal fatto che vengono introdotti alimenti nel nostro organismo.
Questo innalzamento della temperatura non solo si verifica dopo l’orario di pranzo ma si propone praticamente ad ogni pasto.
Questo fenomeno si verifica perché per attivare i processi metabolici legati alla digestione il corpo impiega energia e parte di questa viene dispersa sotto forma di calore. Un altro fattore determinante nella termogenesi è il metabolismo basale ovvero il complesso dei processi che l’organismo mette in atto quotidianamente per sopperire alle proprie necessità biologiche.
Ad esempio il mantenimento della temperatura corporea e altre reazioni legate alla omeostasi (mantenimento dei normali parametri corporei).
Anche il cervello consuma energia, in particolare glucosio, e non è in grado di immagazzinare questa fonte energetica. Ne consegue che il bisogno di rifornimento delle cellule cerebrali è costante. Se questo processo è assente vengono messi in atti altri processi per produrre fonti di energia utilizzabili (corpi chetonici).
Anche la peristalsi intestinale richiede un dispendio energetico, la respirazione, il battito del cuore. Sostanzialmente ogni attività, anche quelle che diamo per scontate, richiedono energia.
Termogenesi muscolare
Il più grande fattore di termogenesi è rappresentato dall’esercizio fisico.
L’attività muscolare è l’attività maggiormente dispendiosa per l’organismo e consuma una variabile quantità di substrato energetico a seconda di quanto sia intensa tale attività.
Il muscolo per compiere movimento consuma energia chimica ovvero ATP. Il prodotto di partenza è sempre il glucosio ma a seconda della via metabolica l’energia prodotta può variare.
Durante l’esercizio fisico aerobico, in cui l’intensità dell’esercizio è tale da non generare un carente apporto di ossigeno, il glucosio subisce una completa combustione. Inoltre si ossida ad acqua più anidride carbonica più una quantità netta di ATP che si aggira tra le 36 e le 32 molecole.
Durante esercizio anaerobico di elevata intensità l’apporto di ossigeno è insufficiente ma la domanda energetica è comunque elevata.
Di conseguenza le cellule muscolari attivano la via metabolica della glicolisi la quale permette di produrre rapidamente 2 molecole di ATP da una molecola di glucosio.
Oltre ad ATP durante la glicolisi si genera un prodotto di scarto, il lattato. Il destino metabolico del lattato è interessante in quanto viene recuperato dai tessuti e trasportato al fegato per poi essere convertito in altri composti di interesse biologico.
Questo meccanismo è interessante perché con la produzione di lattato si producono 2 molecole di ATP mentre per essere trasportato e poi convertito sono necessarie dalle & alle / molecole di ATP. Risulta quindi evidente come l’esercizio anaerobico possa stimolare il dispendio energetico post esercizio e abbia dunque diretta conseguenza sulla termogenesi.
Ormoni Tiroidei e Termogenina
Altri fattori che possono influenzare il consumo di energia, e quindi anche la termogenesi del corpo, sono gli ormoni tiroidei.
Questi influenzano direttamente il metabolismo basale aumentando il dispendio energetico. A volte si sente parlare di persone che soffrono di ipertiroidismo.
Questo significa che la loro tiroide è iperattiva e produce una quantità superiore di ormoni e di conseguenza è elevato il loro dispendio energetico a riposo.
Esiste anche il caso contrario, l’ipotiroidismo, le cui caratteristiche sono opposte. Un altro elemento di notevole interesse è la Termogenina.
Questa è una proteina in grado di influenzare il rapporto tra energia chimica ed energia dispersa durante le reazioni energetiche che avvengono sulla membrana mitocondriale interna. Durante la catena respiratoria (fosforilazione ossidativa) il gradiente elettrochimico generato fa si che si possano produrre molecole di ATP.
Questo gradiente elettrochimico non è però solo in parte utilizzato a tale scopo mentre parte di esso si disperde sotto forma di energia termica.
La Termogenina è capace di favorire la dispersione di calore e quindi di far produrre energia termica piuttosto che energia chimica. Tuttavia, la termogenina è limitata al tessuto adiposo bruno il quale rappresenta un centro importante nel processo della regolazione della temperatura corporea.
I nostri articoli dovrebbero essere utilizzati solo a scopo informativo e didattico e non sono destinati ad essere presi come consiglio medico. Se sei preoccupato, consulta un professionista della salute prima di assumere integratori alimentari o di apportare importanti cambiamenti alla tua dieta.