Dallo scrittore Myprotein Leonardo Cesanelli, laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, laureando in Nutrition and Functional Food.
La Rucola
La rucola (Eruca sativa) o ruchetta è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Crucifere, molto diffusa e consumata solitamente fresca (foglie o germogli) per il suo tipico gusto speziato/saporito.
Viene menzionata nella farmacopea tradizionale e nella letteratura antica per le sue molteplici proprietà benefiche, dovute ai diversi componenti bioattivi quali carotenoidi, vitamina C, fibra, flavonoidi e glucosinolati.
Difatti era molto diffusa in antichità, poeti come Orazio e Marziale ne testimoniano la presenza sulle tavole degli stessi decantando le virtù aromatizzanti di questo vegetale. Il sapore forte che la caratterizza (sapore forte e piccante) è proprio dovuto ai composti solfocianici derivanti dalla presenza dei glucosidi sopracitati. Il sapore come intuibile può variare in base alle caratteristiche della cultivar e all’ambiente di coltivazione.
E’ originaria del bacino del mediterraneo e dell’Asia occidentale ed esistono due cultivar più “importanti” e maggiormente coltivate. La prima Eureca sativa Miller conosciuta anche come “rucola coltivata” già nota a egiziani e romani, troviamo poi Diplotaxis tenuifolia Linneo, conosciuta invece come “rucola selvatica” o “ruchetta”.
Le foglie di questo vegetale sono usate a scopo culinario e apprezzate per il loro sapore deciso, in insalata, per accompagnare secondi o per la preparazione di un pesto per condire primi piatti. Anche i semi vengono spesso utilizzati in sostituzione ai semi di senape o per ricavarne un olio dal gusto gradevole.
Proprietà
Sotto il profilo dei macronutrienti risulta costituita sul secco per il 52% da carboidrati, 38% in proteine e 10% lipidi, ma per renderci conto meglio riferiamoci a 100g di prodotto fresco, costituito per il 91% da acqua, 2,6g di proteine, 0,3g di lipidi, 3,9g di carboidrati disponibili e 0.9g di fibra. L’apporto calorico come intuibile è minimo (28 kcal), tra i minerali troviamo alte quantità di calcio, potassio, fosforo e ferro mentre le vitamine più rappresentate sono la vitamina A e la vitamina C (http://nut.entecra.it).
Uno studio del 2008 ha paragonato diverse specie di vegetali appartenenti alla famiglia delle brassicace (crucifere) valutando l’apporto qualitativo e quantitativo in antiossidanti, flavonoidi e vitamina C. Le specie in esame furono 4 e tutto di utilizzo comune per il consumo in insalata.
La rucola dimostrò tra tutte il più alto contenuto in vitamina C, mentre per quanto riguarda il contenuto in antiossidanti i ricercatori affermarono come tutte le specie in esame possano essere considerate ottime fonti soprattutto di flavonoidi (A comparative study of flavonoid compounds, vitamin C, and antioxidant properties of baby leaf Brassicaceae species).
Sempre riguardante il profilo quanti e qualitativo dei composti glucosinolati e flavonoidi è uno studio del 2015 effettuato sulle diverse cultivar di rucola. 35 varietà commerciali di rucola vennero analizzate dai ricercatori in questione riportando l’identificazione tramite cromatografia liquida accoppiata a spettrofotometro di massa ben 13 composti glucosinolati e 11 composti flavonici.
Le cultivar “spontanee” (Diplotaxis) mostrarono un maggior contenuto di quercitina mentre le varietà “coltivata” (Eureca) maggior contenuto in kampoferoli (Identification and quantification of glucosinolate and flavonol compounds in rocket salad (Eruca sativa, Eruca vesicaria and Diplotaxis tenuifolia) by LC–MS: Highlighting the potential for improving nutritional value of rocket crops).
Un altro studio confermò i dati sopra citati questa volta valutando il profilo metabolico (ISSR) di 40 cultivar di rucola, confermando la presenza di 7 glucosinalati e 15 composti flavonici e studiando inoltre eventuali correlazioni tra il profilo morfoagronomico, in particolare il colore delle foglie e il contenuto in composti glucosinolati e flavonoidi.
I test mostrarono come il contenuto in glucosinolati fosse correlato a colorazione verde scuro in modo positivo mentre inversamente con i colori verde intenso e giallo (Leaf Metabolic, Genetic, and Morphophysiological Profiles of Cultivated and Wild Rocket Salad (Eruca and Diplotaxis Spp.).
Benefici
Vediamo ora alcuni studi che hanno indagato i benefici della rucola.
Antiossidante
Uno studio sull’estratto idroalcolico della rucola (Eureca sativa) molto recente (2016) ha valutato le proprietà biofunzionali di questo vegetale.
I risultati mostrarono un potere antiossidante in vitro molto elevato a quote attorno ai 100 microgrammi/ml di estratto mentre lo studio in vivo mostrò come l’estratto avesse la capacità di abbassare sensibilmente la glicemia e produrre cali ponderali negli animali in esame (Biofunctional properties of Eruca sativa Miller (rocket salad) hydroalcoholic extract).
Conclusione
Concludendo, possiamo affermare come la rucola sia un vegetale ricco di nutrienti come minerali e vitamine, dal ridotto apporto calorico e con un pool molto interessante di fitocomposti già studiati ed identificati, gli effetti di questi ultimi sulla salute necessitano di ulteriori studi specie in vivo sugli effetti diretti legati al consumo non dei singoli in purezza ma del vegetale in sé.
In ogni caso possiamo affermare come, quando ci troveremo a consumare rucola l’intensità del sapore e dell’aroma della stessa sarà positivamente correlato con il contenuto di antiossidanti e fitocomposti così come il colore. Potremo dunque da un lato apprezzarne il gusto e dall’altro introdurre nel nostro organismo quel pool di composti sopracitati.
1) Giardini Luigi - Agronomia Generale - Pàtron Editore, Bologna (2004).
2) Pimpini, M. Giannini, R. Lazzarin - Ortaggi da foglia e da taglio - Veneto Agricoltura.
3) Martínez-Sánchez A1, Gil-Izquierdo A, Gil MI, Ferreres F. A comparative study of flavonoid compounds, vitamin C, and antioxidant properties of baby leaf Brassicaceae species. J Agric Food Chem. 2008 Apr 9;56(7):2330-40. doi: 10.1021/jf072975+. Epub 2008 Mar 6.
4) Luke Bell,a,? Maria Jose Oruna-Concha,a and Carol Wagstaffa,b Identification and quantification of glucosinolate and flavonol compounds in rocket salad (Eruca sativa, Eruca vesicaria and Diplotaxis tenuifolia) by LC–MS: Highlighting the potential for improving nutritional value of rocket crops. Food Chem. 2015 Apr 1; 172: 852–861.
5) Taranto F1, Francese G1, Di Dato F1, D'Alessandro A1, Greco B1, Onofaro Sanajà V1, Pentangelo A1, Mennella G1, Tripodi P1. Leaf Metabolic, Genetic, and Morphophysiological Profiles of Cultivated and Wild Rocket Salad (Eruca and Diplotaxis Spp.). J Agric Food Chem. 2016 Jul 27;64(29):5824-36. doi: 10.1021/acs.jafc.6b01737. Epub 2016 Jul 12.
6) Sultan K1, Zakir M1, Khan H2, Rauf A3, Akber NU4, Khan MA1. Biofunctional properties of Eruca sativa Miller (rocket salad) hydroalcoholic extract. Nat Prod Res. 2016;30(10):1202-4. doi: 10.1080/14786419.2015.1046380. Epub 2015 Jul 9.
7) Alqasoumi S1, Al-Sohaibani M, Al-Howiriny T, Al-Yahya M, Rafatullah S. Rocket "Eruca sativa": a salad herb with potential gastric anti-ulcer activity. World J Gastroenterol. 2009 Apr 28;15(16):1958-65.
8) Pasini F1, Verardo V, Cerretani L, Caboni MF, D'Antuono LF. Rocket salad (Diplotaxis and Eruca spp.) sensory analysis and relation with glucosinolate and phenolic content. J Sci Food Agric. 2011 Dec;91(15):2858-64. doi: 10.1002/jsfa.4535. Epub 2011 Jul 1.
9) Bell L1, Methven L2, Signore A3, Oruna-Concha MJ2, Wagstaff C4. Analysis of seven salad rocket (Eruca sativa) accessions: The relationships between sensory attributes and volatile and non-volatile compounds. Food Chem. 2017 Mar 1;218:181-191.
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