Chi è nuovo a questa disciplina o non ne sa molto sullo yoga potrebbe presumere che ogni praticante segua una dieta al 100% naturale, vegetariana, crudista, senza zuccheri e a base di cibi integrali. Tutte queste ipotesi sono ben lontane dalla realtà.
Non solo lo yoga può stimolare un certo appetito, ma mentre entrate in connessione con il vostro corpo, vi fa anche riflettere sui cibi di cui avete veramente voglia.
Questo può generare un po’ di confusione, alimentando pensieri del tipo: «Vorrei qualcosa di dolce, ma non una barretta di cioccolato... cosa posso mangiare?», oppure «Non voglio che il mio stomaco brontoli nel bel mezzo del Vinyasa, ma allora quando dovrei mangiare?».
Da esperti quali siamo nel campo del cosa‐dovrei‐mangiare, faremo luce su alcuni quesiti in merito a come rifocillare il corpo per trarre il massimo dalle lezioni di yoga.
Cosa mangiare prima di praticare yoga?
La vostra rituale dieta pre‐yoga varierà del tutto a seconda del fatto che lo pratichiate di mattina o di pomeriggio. Probabilmente nessuno di noi si affretterebbe a eseguire la posizione del triangolo a stomaco pieno.
Per la pratica mattutina
Nonostante sia consigliabile ingerire qualcosa prima di fare yoga, le sessioni mattutine limitano il tempo a disposizione, posto che ce ne sia, per farlo con il dovuto anticipo.
Una colazione leggera circa 45 minuti prima di iniziare sarà sufficiente a completare una lezione lunga, mentre se avete in programma un massimo di 20 minuti, allora uno spuntino appena prima di cominciare andrà ugualmente bene.
Mangiare uno snack a base di carboidrati complessi subito prima di poggiare i piedi sul tappetino vi sosterrà per tutta la durata della sessione.
Gli smoothie sono una valida opzione perché sono leggeri e non appesantiscono, inoltre potete comodamente conservarli in frigorifero e finirli in un momento successivo.
Se, invece, avete più tempo a disposizione e preferite una colazione abbondante, l’avena (a voi la scelta se in versione “overnight” o istantanea) è un’ottima soluzione, poiché la scissione di questo alimento avviene lentamente, rilasciando energia in modo graduale nel corso della lezione e anche al suo termine.
Arricchite i fiocchi d'avena con della frutta secca o inseritevi le proteine in polvere per una carica in più che aiuterà i vostri muscoli a svolgere l’esercizio.
Per la pratica pomeridiana
Se preferite praticare yoga il pomeriggio o la sera, avrete più tempo per digerire il cibo dopo un pasto ricco.
Cercate di terminare un pasto completo al massimo 1 ora prima che inizi la lezione – ancora meglio se 2 ore prima, così avrete più tempo per digerire e vi sentirete meno fiacchi nell’eseguire la posizione del “cane a testa in giù”.
Un pasto equilibrato a base di carboidrati complessi, proteine complete e grassi sani manterrà alto il livello di energia: utili a questo scopo sono una baguette integrale con tonno e mais dolce, oppure una patata dolce al forno ripiena di formaggio e carne macinata.
Cosa mangiare dopo aver praticato yoga?
Che siate praticanti mattutini o pomeridiani, se non vi siete procurati un pasto sostanzioso prima di iniziare, adesso è il momento giusto per recuperare le energie spese durante la sessione di yoga con dell’altro cibo.
Al contrario, se avete consumato un pasto completo poche ore prima, probabilmente sarebbe bene non replicarlo. In questo caso, saziarvi con uno spuntino preparato a dovere saprà tenervi alla larga dalla scatola dei biscotti fino al momento del pasto successivo.
Per rispondere a chi sostiene che lo yoga non conta come vero allenamento, questa pratica sfrutta decisamente muscoli di cui non sapevamo neppure l’esistenza (e conosciamo per esperienza l’impatto che ha sul corpo!). È dunque importante tenere alto il livello di energia consentendo al corpo di recuperare, anche se ciò implica mangiare giusto qualche chicco d’uva e delle noci.
Per ripristinare l’energia perduta concentratevi sul raggiungere il giusto equilibrio tra i carboidrati integrali, i grassi sani e le proteine: potete farlo, per esempio, optando per dei cracker integrali con formaggio di capra e uva, oppure per un uovo sodo accompagnato da noci e semi.
Se un pasto completo rientra più nelle vostre corde e seguite una dieta vegetariana, fate attenzione a includervi le proteine complementari, per esempio attraverso un toast con fagioli, avocado e pomodori.
«Ci sono cibi su cui dovrei focalizzarmi maggiormente?»
Ognuno è diverso in quanto a gusti e preferenze. Non esiste un approccio valido universalmente, tanto che potrebbe non piacervi affatto ciò che fa invece impazzire i vostri compagni di yoga.
Pur evitando di concentrarci su cibi specifici, esistono determinati alimenti che fanno bene alla salute e che potreste voler includere nella vostra alimentazione. Il cacao, per esempio, è un’ottima fonte di tutti e tre i macronutrienti e fornisce micronutrienti supplementari sotto forma di ferro, magnesio e potassio. È buono e non viene sottoposto a grandi trattamenti industriali, il che si combina bene con il vostro desiderio di consumare meno cibi lavorati.
«Mi devo preoccupare delle proteine?»
Se è vero che assicurarsi un adeguato apporto di proteine è importante, è anche vero che probabilmente ne starete ottenendo quantità sufficienti tramite l’alimentazione. Se seguite una dieta vegetariana, non c’è niente di male nell’integrarla con delle proteine dopo una sessione di yoga per fare in modo di soddisfare questo fabbisogno.
In alternativa, se le lezioni sono estenuanti e vi accorgete che i vostri muscoli sono costantemente sotto sforzo, aumentare l’apporto proteico favorirà il recupero.
Conclusione
Non per essere ripetitivi, ma una dieta equilibrata contenente tutti e tre i macronutrienti, oltre a una buona dose di micronutrienti, fornisce energia al corpo favorendone il recupero, in modo da poter tornare a sedere sul tappetino da yoga freschi e rilassati il prima possibile.