Dallo scrittore Myprotein Niccolò Balboni, personal trainer.
Fibra Muscolare
La fibra muscolare è l'unita del muscolo scheletrico. La caratteristica peculiare del tessuto muscolare scheletrico è la capacità di contrarsi, generando così il movimento delle formazioni a cui esso è legato.
Gli elementi che lo costituiscono sono cilindri lunghi da 1 mm a 20 cm con diametro tra i 10 e i 100 µm, le fibre muscolari.
Cenni Generali
Esse sono sincizi funzionali, derivati dalla fusione di molteplici componenti cellulari e per questo motivo si definiscono polinucleate (molteplici nuclei posizionati sotto alla membrana plasmatica detta sarcolemma).
Ogni fibra muscolare è rivestita da uno strato di tessuto connettivo lasso (maggioranza di fibre collagene) detto endomisio, più fibre si raccolgono formando un fascio avvolto anch esso da tessuto connettivo chiamato perimisio. Infine, l'intero muscolo è avvolto da una lamina connettivale esterna detta epimisio.
Il cilindro che costituisce ciascuna fibra può venire suddiviso in piccole unità funzionali (piu piccola porzione di fibra in grado di espletare la funzione di contrazione muscolare) dette sarcomeri.
Tipologie
Non tutte le fibre muscolari sono uguali ma differiscono sia chimicamente che funzionalmente (non riferito alla contrazione, tutte si contraggono, ma entrano in gioco in momenti differenti e producono lavoro attraverso processi differenti).
Abbiamo 2 grandi categorie ed una terza intermedia...
1. Fibra muscolare a scossa lenta
(ST, slow-twich) o tipo I. Questo tipo di fibra appartenente al muscolo scheletrico interviene principalmente durante le attività di tipo aerobico.
Per svolgere al meglio le loro funzioni esse necessitano di un quantitativo elevato di mitocondri (di dimensioni maggiori rispetto alla norma) e un alto contenuto di enzimi ossidativi nonché di una evoluta rete capillare per assicurare una maggiore distribuzione di O2, fondamentale nel metabolismo aerobico.
Il caratteristico colore rosso è dovuto alla quantità di mioglobina presente (una proteina incaricata di legare l'ossigeno e il ferro).
Queste fibre essendo predisposte al metabolismo ossidativo, traggono energia dal processo di fosforilazione ossidativa utilizzando allo stesso modo substrati glucidici (glucosio) e lipidici (trigliceridi/acidi grassi). Questi ultimi sono presenti in maggiori quantità a livello intramuscolare rispetto al glicogeno (in questo tipo di fibre).
All'interno delle ST il trasporto di glucosio a carico dei GLUT-4 è maggiore determinando negli atleti in cui la loro % è maggiore una più sviluppata sensibilità insulinica (caratteristica tipica degli atleti di fondo).
Essendoci in queste cellule un minor numero di enzimi adibiti all idrolisi di ATP la sua scissione avviene più lentamente.
Questo associato al fatto che queste fibre sono collegate a motoneuroni alfa (cellule nervose deputate all'invio degli impulsi nervosi verso le fibre muscolari) di tipo tonico e che a conseguenza di ciò hanno una risposta agli stimoli nervosi lenta e a bassa frequenza. Inoltre, gli permette di contrarsi a bassa intensità ma per un tempo maggiore.
Le fibre rosse dunque, mostrano una grande tolleranza alla fatica, una capacità di rimanere a lungo in contrazione e pertanto intervengono nell'attività di endurance caratterizzata da sforzi intensi e protratti (es in sala persi: allenamento con alte ripetizioni e recupero basso).
La loro distribuzione è maggiore nei i muscoli posturali come gli spinali, o nei muscoli che eseguono per natura movimenti lenti e ripetitivi.
2. Fibra muscolare a scossa rapida
(FT, fast-twich) o tipo IIb. Questa fibra a causa della scarsa presenza di mioglobina e mitocondri assume un colorito biancastro e di conseguenza viene chiamata anche fibra bianca.
Al contrario delle fibre rosse, sono provviste di una scarsa presenza di capillari ed utilizzano prevalentemente il processo metabolico anaerobico (lattacido e alattacido) della glicolisi.
Perciò, non sfruttando ossigeno come le rosse Il ripristino delle riserve energetiche può avvenire solo durante il recupero.
La maggior rapidità di contrazione, che da il nome a questo tipo di cellule è data principalmente da 2 fattori:
- elevata presenza dell'enzima miosina ATPasi, grazie al quale riescono ad idrolizzare l'ATP molto più rapidamente.
- Collegamento nervoso con motoneuroni alfa di tipo fasico, in grado di trasmettere impulsi nervosi ad alta velocità determinando una contrazione altrettanto veloce delle fibre che innervano. Infatti, raggiungono un picco di tensione notevolmente più rapido, in 40 ms, contro gli 80-100 ms della fibra rossa. Pur possedendo una rapida risposta allo stimolo nervoso hanno una resistenza limitata che comporta una grande affaticabilità.Altre differenze rispetto alle fibre rosse sono un maggiore diametro e il loro raggruppamento in numero minore all'interno delle unità motorie.
Le FT sono dotate di maggiore potenza, e quindi adatte a sforzi intensi e di breve durata che richiedono un grande impegno neuromuscolare ( ripetizioni basse con recuperi elevati). Sono reclutate nelle discipline di velocità (es 100 mt) e potenza (es powelifting e sollevamento pesi), o giochi di squadra che richiedono sforzi brevi e intensi (es basket).
Esse sono dotate di maggiori riserve di glicogeno rispetto alle fibre rosse ma nonostante ciò alcuni studi hanno rivelato che il trasporto di glucosio a carico dei GLUT-4 all'interno delle fibre bianche è minore rispetto a quello riscontrato nell ST nonostante sia comunque provvista di maggiori capacità di stoccarlo in glicogeno.
Tali caratteristiche rendono le fibre bianche adatte agli sforzi anaerobici, sfruttando i meccanismi anaerobico alattacido, e anaerobico lattacido.
3. Fibra muscolare di tipo IIa
Esse assumono delle caratteristiche intermedie tra le fibre di tipo I (rosse) e di tipo IIb (bianche). Queste fibre, come le ST sono caratterizzate da una colorazione rossa ma a differenza di queste riescono ad idrolizzare ATP rapidamente come le fibre IIb. Inotre, grazie ad un'abbondante presenza dell'enzima miosina ATP-asi, sono dotate di una capacità ossidativa maggiore rispetto alle Bianche.
Presentano quindi una buona capacità aerobica e anaerobica grazie all'alto contenuto sia di enzimi glicolitici che ossidativi.
Essendo le loro caratteristiche una via di mezzo queste fibre riescono ad adattarsi agli stimoli allenanti. Inoltre, esse entrano in gioco sia durante un allenamento di potenza che di resistenza.
I nostri articoli dovrebbero essere utilizzati solo a scopo informativo e didattico e non sono destinati ad essere presi come consiglio medico. Se sei preoccupato, consulta un professionista della salute prima di assumere integratori alimentari o di apportare importanti cambiamenti alla tua dieta.