Dalla scrittrice Myprotein Chiara Fichera, laureanda in Medicina e Chirurgia.
Dimagrimento Improvviso
Dimagrire! Una delle ossessioni moderne più diffuse!
Donne giovani o meno, ma anche sempre più uomini, fanno di tutto per veder scendere l'ago della bilancia. Come ottenere questo risultato? Beh, lo sappiamo tutti...la cosa migliore è fare esercizio fisico, ridurre l'apporto calorico complessivo e adottare sane abitudini alimentari.
Esiste una forma di perdita di peso involontario che può rappresentare il primo segno che qualcosa nell'organismo non va per il verso giusto.
La così detta “perdita di peso inspiegabile", ovvero non causata dalla riduzione dell'apporto alimentare rispetto al dispendio energetico quotidiano medio, viene identificata in ambito medico con il termine di “cachessia” e può essere un grave sintomo per cui va sempre attenzionata.
Diventa quindi necessario rivolgersi ad un medico e sottoporsi ad una visita accurata e ad esami ematochimici, e non solo, completi.
La perdita di peso non intenzionale può essere il frutto di un dimagrimento effettivo (inteso come deplezione di tessuto adiposo), oppure della perdita di fluidi corporei, di stati che si accompagnano a ingente catabolismo e ad atrofia muscolare o, infine, anche di una combinazione di questi elementi.
Proprio per il suo aspetto patologico, la perdita involontaria di peso si accompagna solitamente a tutto un corteo sintomatologico che colpisce l'organismo in modo sistemico e che comprende: grave deplezione muscolare, inappetenza e senso di sazietà precoce, nausea, anemia, debolezza e affaticamento.
Inoltre, la malnutrizione porta con sé la mancanza di elettroliti e vitamine e spesso un'infermità tale da obbligare il paziente a permanere costantemente a letto, favorendo l'insorgenza delle piaghe da decubito.
Cause
La perdita di peso involontaria è considerata un problema medico quando la perdita è di almeno il 10% della massa totale in sei mesi, o di almeno il 5% nell'ultimo mese.
Un criterio per stimare l'idoneità del peso di un paziente (in soggetti adulti ma non nei bambini e quantomeno negli atleti) è l'indice di massa corporea (Body Mass Index). Questo permette di inquadrare il paziente all'intero di una delle seguenti categorie: sottopeso, normopeso, sovrappeso, obesità (il BMI sarà superiore a 30) e obesità grave.
Nonostante il dimagrimento possa celare patologie anche gravi, nella maggior parte dei casi è secondario a fattori di poco riguardo, tra i quali:
- infezione influenzale o mal di denti: si riduce l'appetito e di conseguenza l'introito calorico, a volte senza che il soggetto ne abbia coscienza
- viaggi all'estero: soprattutto quando si visitano Paesi con abitudini alimentari molto diverse dalle nostre
- cambi di alimentazione: ad esempio passando ad una dieta vegetariana, la perdita di peso iniziale è molto comune
- nuove abitudini di vita: un nuovo lavoro potrebbe imporre ritmi alimentari diversi, con pasti approssimativi consumati velocemente, o implicare un dispendio energetico maggiore, nel qual caso, se non vi è un adeguamento della dieta, il calo ponderale diviene inevitabile
- stress emotivo: in molti casi riduce l'appetito anche se alcune persone, al contrario, possono mostrare iperfagia
Non sottovalutate mai una perdita di peso cospicua e involontaria! Sicuramente la causa sarà banale, ma qualche esame medico male non farà e vi permetterà di vivere serenamente e di, trovata la causa, arginarla senza problemi.